Disturbi Ossessivi Compulsivi

La caratteristica fondamentale dei disturbi ossessivi compulsivi o DOC, secondo il DSM V, è la presenza o solo pensieri ossessivi o ossessioni associate a compulsioni, che svolgono la funzione di alleviare l’angoscia ed annullare le ossessioni.

Le ossessioni hanno la caratteristica di pensieri intrusivi, quindi involontari, persistenti e ricorrenti, che il soggetto riconosce essere prodotti della sua mente e non imposti dall’esterno, che generano ansia e malessere; le ossessioni più frequenti sono relative a:

  • contaminazione (es. paura dei germi se si entra in contatto con un’altra persona),
  • dubbi ripetuti (es. timore di aver lasciato aperta la porta di casa),
  • ordine (es. disagio profondo se non si mantengono gli oggetti in un certo ordine)

Le compulsioni sono invece delle azioni o rituali da attivare al fine di prevenire e alleviare il disagio o le situazioni temute; esempi di compulsioni sono:

  • comportamentali: lavarsi ripetitivamente, riordinare, pulire, ripetere azioni o movimenti stereotipati
  • mentali: ripetizione di sequenze di numeri, di stringhe di parole, preghiere o cantilene

Spesso i familiari di pazienti con DOC hanno la sensazione di essere costretti dal paziente ad adattarsi alle sue ossessioni e compulsioni, tanto da modificare il clima familiare precedente.

Il DOC è diagnosticabile solo se compromette il normale ritmo delle attività quotidiane, incidendo sulle normali abitudini, sul funzionamento sociale e lavorativo.